Descrizione
“La viola odorata è a metà fra il caldo e il freddo. È piuttosto fresca, cresce delicatamente all’aria che inizia a scaldarsi dopo il rigore dell’inverno. Chi è oppresso dalla tristezza ed ha pensieri cupi che danneggiano i suoi polmoni, faccia cuocere delle violette in vino puro. Aggiunga della galanga e della liquirizia. Assuma la bevanda: allontanerà la malinconia, tornerà ad avere un umore gaio e guarirà i suoi polmoni.” da Physica der HIldegard von Bingen
Per Ildegarda, la viola aiuta a contrastare i sintomi della malinconia o tristezza, uno dei sentimenti che accompagna la nascita e il progredire di un disturbo, di una patologia.
Alla tristezza si alterna l’ira, ma in entrambi i casi l’uomo ha la possibilità di fermarsi ad ascoltare questo sentire e accogliendolo, può comprendere l’origine del suo malessere.
Da qui, solo da questa consapevolezza può iniziare il percorso di guarigione.
Il rizoma di galanga, presente nell’elisir, coadiuva l’azione svolta dalla viola, agendo come stomachico, contro il catarro, le dispepsie, il gonfiore. La sua capacità antinfiammatoria coadiuva il trattamento dei disturbi a carico delle prime vie respiratorie. Quanto alla liquirizia, apporta anch’essa la propria azione bechica ed espettorante, su base secretolitica e dunque antitussiva. È anche un buon antispasmodico e anti ulceroso.
Le tre componenti si potenziano dunque a vicenda, aiutando ad “allargare i polmoni” e a migliorare la “digestione”, oltre che sul piano fisico anche in senso emozionale.
Il rimedio ildegardiano è utile per favorire la fluidità delle secrezioni bronchiali, delle prime vie respiratorie, è inoltre decongestionante ed espettorante.
Efficace anche per contrastare stati melanconici (associati a disfunzioni polmonari), sbalzi d’umore, debolezza del sistema nervoso, insonnia e le turbe emotive legate al periodo della menopausa
Posologia: 1 cucchiaino da caffè, pari a 3 ml, 2 volte al giorno lontano dai pasti.