Descrizione
“La galanga è completamente calda. Non contiene alcuna freddezza ed ha un grande potere. Una persona con febbre alta beva della galanga in polvere, disciolta in acqua di fonte, e la febbre passerà. Chi avesse un accumulo di cattivi umori nella schiena e nei fianchi, faccia bollire della galanga nel vino e lo beva frequentemente: il fastidio passerà. Se una persona ha dolore al petto (al cuore) e respiro corto e affannoso, assumendo della galanga, starà subito meglio.” da Physica der HIldegard von Bingen
La Galanga (Alpinia officinarum Hance) veniva impiegata da S. Ildegarda per numerose patologie causate dall’accumulo di muco e flegma.
Primo impiego confermato dalla fitoterapia moderna è quello antispasmodico, che consente di prevenire e ridurre rapidamente il dolore crampiforme localizzato nella zona gastrica. Viene impiegata anche come tonico, poiché favorisce e sostiene le fisiologiche funzionalità articolari.
Sia per le proprietà medicamentose, che per quelle organolettiche questa radice risulta essere molto simile allo zenzero, infatti alcuni studi etimologici hanno osservato che il nome “Galanga” derivi proprio da un termine arabo, ottenuto dalla storpiatura della parola cinese “zenzero dolce”.
Occorre sottolineare l’importante contributo storico dato dalla Santa in merito agli usi tradizionali di questa pianta, poiché non si hanno altri riferimenti sull’ utilizzo in termini curativi dell’ Alpinia officinarum fino al XIX secolo, periodo a cui risale la datazione della droga da parte della comunità botanica dell’epoca.
I principi attivi della radice di galanga svolgono un’azione carminativa e stomachica, coadiuvando le funzioni gastrointestinali e favorendo l’eliminazione di gas, che si possono formare nel tratto enterico. Gli estratti ottenuti dal rizoma di Galanga dimostrano un’eccellente attività antibatterica, soprattutto su ceppi di B.cereus, Staph.aureus, P.aeruginosa e E.coli.
Oltre a tutto questo, il nostro Ministero della salute le riconosce un’azione favorente la funzionalità articolare, grazie alle componenti ad attività antinfiammatoria. Ildegarda affermava che i dolori derivano da intossicazione legata ad esempio a cattiva digestione e ad uno stile di vita inappropriato.
L’ accumulo di tossine veniva descritto con sintomi riconducibili alle tipiche reazioni infiammatorie che affliggono gli arti. Ildegarda parlava spesso di dolori simili alla gotta.
La galanga favorisce i processi digestivi, è carminativa, stomachica, stimola la motilità intestinale, è spasmolitico e antiacida. Supporta le patologie di tipo reumatico
Posologia: Assumere due compresse dopo i pasti (per sostegno in caso di problemi di acidità di stomaco e disturbi associati ad ernia iatale). Due compresse due volte al giorno come coadiuvante nel trattamento di sciatalgie e dolori reumatici.